Quando si parla di prestiti, che siano essi erogati dalle banche o dalle Poste Italiane poco importa, non sempre si ottiene ciò che si desidera. Infatti, nonostante a tutti noi farebbero comodo un po’ di soldi in più, non tutti possono chiedere un prestito. O meglio, non a tutti viene accettata la domanda.
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Bisogna infatti chiarire il fatto che tutti possiamo presentare una domanda a un istituto di credito. Tuttavia, le difficoltà vengono riscontrate nel momento in cui la nostra domanda viene esaminata dagli esperti. Sono loro infatti a decidere se abbiamo i requisiti giusti per diventare clienti oppure no.
Fondamentalmente, esistono dei criteri a cui i professionisti fanno riferimento. Questi ultimi riguardano principalmente le garanzie che siamo in grado di fornire all’ente. Ovviamente, se le garanzie sono poche o sono del tutto assenti il prestito non ci viene concesso.
E’ questo il caso dei non censiti, che spesso si ritrovano nella condizione di non poter ricevere un prestito. In questo articolo parleremo soprattutto di loro: vedremo chi sono e se è possibile per loro avere un prestito. Senza indugiare oltre, vediamo subito di che cosa si tratta.
Chi sono i “non censiti”?
Come ho accennato poco fa, spesso i non censiti hanno difficoltà ad ottenere un prestito. Credo però che molti di voi si chiedano chi sono questi “non censiti”. Ebbene, i non censiti sono delle persone di cui non si hanno informazioni. Dunque, non si tratta di cattivi pagatori, ma semplicemente di persone che, per un motivo o per un altro, non hanno fornito alcuna informazione su di sé.
Spesso, gli istituti di credito non hanno alcuna informazione su di loro solo perché essi non si sono mai rivolti ad un istituto di credito oppure ad un istituto di tipo finanziario. Le categorie che rientrano nei “non censiti” non sono tante, ma vale la pena elencarle e descriverle brevemente. I non censiti sono quindi:
- gli studenti (naturalmente maggiorenni), che per gli istituti di credito sono semplicemente dei disoccupati, e quindi non possono offrire alcuna sicurezza finanziaria;
- i giovani lavoratori, che lavorando da poco tempo non hanno ancora una base solida dal punto di vista economico;
- i disoccupati, che pur avendo lavorato in passato non si trovano nella condizione di poter pagare delle rate;
- i cittadini stranieri, soprattutto quelli che non hanno una cittadinanza italiana o quelli che sono in Italia da poco tempo;
- i risparmiatori, che siano essi piccoli o grandi.
I non censiti possono beneficiare di un prestito?
Naturalmente, non è detto che i non censiti non possano ripagare il debito. Fatto sta però, che gli istituti di credito hanno bisogno di una base solida sulla quale poggiare in caso di insolvenza. Insomma, loro non vogliono trovarsi nella condizione di prestare dei soldi a qualcuno che poi non li restituirà.
Arriviamo però al punto chiave: i non censiti possono beneficiare di un prestito. Diciamo che non esiste una risposta secca a questa domanda, perché ogni situazione è diversa. Esistono però dei modi attraverso i quali si può un po’ “aggirare” il sistema.
Uno di questi è il prestito con garante, in cui vi è una persona che ha una stabilità economica che garantisce per voi. Insomma, in parole povere l’istituto di credito confida nel fatto che, qualora voi non doveste pagare, c’è qualcuno che è disposto a pagare per voi. Ovviamente però, lo scopo del garante è formalmente quello di essere un “cuscinetto”, e non una costante.
Un altro modo attraverso cui i non censiti possono ricevere un prestito è la cessione del quinto. In questo caso ci si riferisce solo ai lavoratori dipendenti oppure ai pensionati. Nella cessione del quinto, il beneficiario del credito formalmente non pagherà alcuna rata, perché essa verrà pagata direttamente dal datore di lavoro o dalla cassa di previdenza.
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