Indice dei contenuti
- 1 Prestiti personali e licenziamento del richiedente
- 2 Prestiti postali flessibili
- 3 Le opzioni "Cambio Rata" e "Salto Rata"
- 4 E se il prestito postale flessibile non dovesse bastare?
- 5 Posteprotezione Prestito: l'assicurazione che tutela anche dalla perdita dell'impiego
- 6 Garanzie di base
- 7 Garanzie opzionali
- 8 Conclusioni
Viste le nuove normative e le nuove regole nei contratti di lavoro in Italia degli ultimi anni, i licenziamenti possono avvenire con molta facilità e per numerosi altri motivi rispetto al passato, in cui il lavoratore era molto più tutelato anche da questo punto di vista. Questa situazione di continua incertezza, ha portato anche banche e istituti di credito a prendere le contromisure per riuscire a tutelarsi nel caso di licenziamento dei clienti che hanno contratto un debito con esse, e di conseguenza la tutela si estende anche al beneficiario del prestito.
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Una delle misure più comuni riguarda la possibilità di permettere al beneficiario di un prestito di cambiare l’importo della rata mensile o di saltarla, nel momento in cui ha un momento di difficoltà economica, come permette ad esempio Poste Italiane, oppure di sottoscrivere, in aggiunta o in alternativa, una polizza assicurativa che tuteli da questa eventualità sia il creditore che il debitore. In questa guida approfondiremo l’argomento dei prestiti postali e licenziamento del richiedente.
Prestiti personali e licenziamento del richiedente
Come vengono tutelati creditore e debitore in caso di prestiti postali e licenziamento del richiedente? Oggigiorno, qualsiasi istituto di credito a cui vi rivolgete, sa che deve fare i conti con una situazione di incertezza che riguarda non solo voi ma anche l’istituto stesso. Nel senso che, pur se siete lavoratori dipendenti da molto tempo e offrite come garanzia un’ottima busta paga, i creditori non vivono più nella sicurezza che questa situazione possa perdurare per tutta la durata stessa del finanziamento concesso.
Cosa comporta tutto questo? Se, un tempo, i creditori davano massima fiducia a chi richiedeva un prestito presentando una busta paga derivante da lavoro dipendente a tempo indeterminato, oggi ha come in passato più fiducia in questa categoria di lavoratori rispetto ad altre che, purtroppo, hanno situazioni ancora più incerte, ma viene a mancare la certezza, per cui hanno dovuto cercare delle soluzioni per tutelarsi e per mettere i clienti nelle condizioni di non temere troppo non solo per il loro futuro lavorativo, ma anche finanziario.
Poste Italiane è corsa ai ripari proponendo in particolare due soluzioni:
- La prima è una tipologia di prestito che vi permette di cambiare l’importo della rata mensile nel momento in cui vi trovate in difficoltà, oppure di spostarla alla fine del finanziamento, in modo da allungarlo
- La seconda è l’offerta di una polizza assicurativa, che interviene nei casi di perdita del lavoro ma anche di altre situazioni sfavorevoli che possono presentarsi in corso di Finanziamento.
Andiamo a vedere nel dettaglio in cosa consistono.
Prestiti postali flessibili
Si rivolgono esclusivamente ai clienti BancoPosta, per cui per richiederlo dovrete essere in possesso di un conto corrente postale.
Scegliendo BancoPosta Flessibile potete richiedere in prestito somme da un minimo di 1500 a un massimo di 30.000 euro, rimborsabili in rate mensili con una durata minima di 12 e massima di 84 mesi, estendibili a 108 mesi se si utilizzano le opzioni disponibili per contratto di Cambio Rata o Salto Rata.
Le opzioni “Cambio Rata” e “Salto Rata”
Ciò che contraddistingue il prestito postale flessibile, sono le due opzioni messe a disposizione per contratto da Poste Italiane, ovvero il Cambio Rata e il Salto Rata.
Cambiare o spostare la rata è molto semplice. Innanzitutto, in fase di contratto verranno stabilite:
- Una Rata Base, che è quella che andrete a pagare per tutto il corso del finanziamento e in assenza di scelta delle opzioni disponibili
- Una Rata Alta, ovvero una rata massima oltre la quale non sarà possibile modificare la rata mensile
- Una Rata Bassa, cioè la rata minima oltre la quale non potrete scendere
Potrete effettuare il cambio rata anche ogni mese, ma solo dopo aver pagato le prime sei rate con regolarità e con addebito su conto corrente. Inoltre, questa opzione non può essere scelta in contemporanea al Salto rata. Potrete quindi effettuare una sola operazione di cambio rata al mese, sufficiente però ad alleggerirvi economicamente.
L’opzione Salto rata, invece, vi consente di posticipare la rata del prestito alla fine del finanziamento per massimo tre volte. Il numero di rate complessive resterà invariato e potrete iniziare a saltare le rate solo dopo aver pagato regolarmente le prime sei, con addebito su conto corrente, e solo se non associate all’opzione di Cambio Rata.
E se il prestito postale flessibile non dovesse bastare?
Quella appena sottoposta, è una soluzione molto interessante di Poste Italiane, e vi consente di gestire in maniera più serena il finanziamento nel caso in cui vi doveste trovare senza lavoro. Ma cosa succede se non riuscite a trovare una nuova occupazione? In questi casi la situazione potrebbe diventare più complicata e soprattutto durare più a lungo.
Poste Italiane vi mette a disposizione anche in questo caso un prodotto adatto, ovvero Posteprotezione Prestito.
Posteprotezione Prestito: l’assicurazione che tutela anche dalla perdita dell’impiego
Prestiti postali e licenziamento del richiedente? Poste Italiane ha pensato anche a un’altra soluzione per venire incontro alle esigenze dei propri clienti, che potrebbero trovarsi improvvisamente licenziati.
Posteprotezione prestito prevede una serie di pacchetti assicurativi a scelta, oltre a quello di base che offre la garanzia di morte, invalidità totale e permanente, e malattia grave. È tra questi pacchetti opzionali che potrete scegliere la copertura assicurativa in caso di Disoccupazione.
Riassumendo, le garanzie assicurative proposte da Poste Italiane sono le seguenti:
Garanzie di base
Garanzia A: Assicurazione temporanea in caso di morte (Poste Vita)
Garanzia B: Assicurazione di invalidità totale o permanente da infortunio o malattia (Poste Assicura)
Garanzia C: Assicurazione malattia grave (Poste Assicura)
Garanzie opzionali
Opzione 1: Disoccupazione (Poste Assicura)
Opzione 2: Assicurazione di inabilità temporanea totale da infortunio o malattia (Poste Assicura)
Nel momento in cui scegliete di sottoscrivere Posteprotezione prestito, quindi, avrete un pacchetto base, al quale potrete aggiungere l’opzione Disoccupazione.
Bisogna precisare, però, che ci sono alcune categorie professionali che non sono considerate assicurabili per cui, prima di prendere in considerazione questa possibilità, sinceratevi di poter avere i requisiti per richiedere questa copertura assicurativa.
Conclusioni
In questa guida, abbiamo preso in considerazione i prestiti postali che non richiedono l’obbligo di sottoscrivere alcun tipo di assicurazione, ma la cui scelta è in alcuni casi molto importante per poter tutelare voi e la vostra famiglia.
Visto il numero sempre maggiore di persone che si trovano nelle condizioni di doversi rimettere in gioco e di cercare una nuova occupazione, le banche e le finanziarie, sia per non perdere clienti e sia per non rischiare che la somma data in prestito non rientri nelle proprie casse, hanno progettato delle soluzioni di tutela per sé stesse ma anche per i propri clienti.
Nel momento in cui pensate di richiedere un prestito postale, quindi, informatevi sempre su quali possibilità avete per tutelarvi in caso di licenziamento. Generalmente, tutti gli istituti di credito vi propongono una copertura assicurativa. Tuttavia, al momento solo Poste Italiane vi offre un ventaglio di prestiti flessibili come alternativa alla stessa, di sicuro molto più convenienti.
Un appuntamento con un consulente potrebbe servirvi a chiarire ogni vostro ulteriore dubbio.
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