Indice dei contenuti
- 1 Come richiedere un mini prestito postale?
- 2 Quali sono i requisiti e i documenti essenziali?
- 3 Restituzione del prestito
- 4 Cosa posso fare con il Mini Prestito postale?
- 5 Cosa succede in caso di decesso del cliente?
Tra i tanti servizi offerti da Poste Italiane ai propri clienti, vi sono anche i mini prestiti postali. La differenza sostanziale con gli altri tipi di prestito consiste nella cifra erogata. Si tratta di un prestito che generalmente non supera i 3 mila euro di erogazione. Con la richiesta di prestiti come Banco Posta o Acquisto Casa, l’utente in genere riceve una liquidità notevolmente maggiore per coprire spese più importanti. Ai mini prestiti postali possono accedere coloro che possiedono già una carta prepagata PostePay Evolution: servirà per il versamento del credito richiesto.
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Al mini prestito postale fanno in genere riferimento quegli utenti che hanno una piccola spesa urgente e improvvisa. Il prestito postale rappresenta, soprattutto in un contesto economico come quello attuale, un valido aiuto per chi ha bisogno di liquidità in tempi brevi. Può farvi richiesta lo studente universitario che deve pagare la quota di iscrizione all’ateneo; o una coppia che vuole intraprendere un viaggio di nozze; un lavoratore dipendente che ha bisogno di cambiare auto. Come vediamo, le esigenze sono diverse per ciascuna situazione. Anche i clienti sono tutti diversi tra loro, per questo Poste Italiane mette a disposizione dei pacchetti di prestiti studiati per ogni evenienza.
Come richiedere un mini prestito postale?
Per richiedere un mini prestito postale non serve molto, bisogna però decidere se avviare la pratica online, quindi comodamente anche da casa, oppure si preferisce andare in un ufficio postale. Chi sceglie di richiedere il mini prestito postale online in genere è un cliente giovane o giovanissimo. Si può richiedere dai 18 ai 76 anni non compiuti prima della fine del rimborso.
Ma anche molti adulti scelgono la via del web, più veloce e snella. Un’altra categoria di clienti invece tende a preferire una richiesta che avviene in presenza presso uno dei tanti uffici postali del territorio italiano. Suggeriamo di richiedere il prestito postale presso un ufficio, in quanto rappresenta una soluzione più pratica e un consulente verrà messo a disposizione del cliente prendendosi cura di ogni sua richiesta o dubbio. All’ufficio postale si può andare direttamente oppure prendendo un appuntamento.
Quali sono i requisiti e i documenti essenziali?
La domanda più comune, quando ci si ritrova a chiedere un mini prestito postale è “quali requisiti devo avere? E quali documenti devo presentare?”. I requisiti relativi all’età anagrafica li abbiamo specificati sopra. Per quanto concerne la documentazione, è importante presentarsi con un documento di riconoscimento – in formato cartaceo o elettronico – in corso di validità; c’è bisogno poi della propria tessera sanitaria e infine di un documento che attesti il proprio reddito attuale.
Anche i cittadini stranieri possono avanzare una richiesta di mini prestito. In questi casi però è richiesta una documentazione aggiuntiva. E’ necessario infatti presentare il passaporto, oltre alla propria carta di identità. Inoltre bisogna fornire la carta di soggiorno o il permesso di soggiorno in corso di validità. E’ essenziale un documento che attesti la residenza in Italia da almeno un anno (se è un lavoratore dipendente) oppure da almeno 36 mesi (se è un lavoratore autonomo). Infine bisogna presentare un documento che attesti che il cliente lavora presso lo stesso datore di lavoro da almeno un anno.
Restituzione del prestito
Una volta analizzate tutte le informazioni a disposizione sul cliente, le Poste provvedono con la comunicazione dell’esito. In caso di esito positivo, nel giro di 2 o 3 giorni lavorativi il cliente riceverà sulla propria PostePay Evolution il credito richiesto. Come abbiamo detto in precedenza, al mini prestito postale può accedere soltanto chi è in possesso della suddetta carta.
Il contratto che viene stipulato tra richiedente e creditore, mette in chiaro tutte le clausole relative al rimborso. Questo mini prestito ha una durata fissa corrispondente a 22 mesi. Il rimborso avviene sotto forma di rate mensili. Viene effettuato l’addebito diretto sulla PostePay Evolution oppure sul Conto Corrente Banco Posta intestato al cliente.
Cosa posso fare con il Mini Prestito postale?
Se si tratta di un prestito non finalizzato, l’utente una volta ricevuto il credito può utilizzarlo per ciò per cui l’ha richiesto. Può essere usato per pagare alcune rate dell’auto o della casa acquistata. Si può intraprendere un viaggio o coprire un debito precedente. Nel caso in cui invece il prestito sia finalizzato, la liquidità ottenuta viene erogata direttamente sulla carta prepagata del soggetto terzo che fornisce un dato servizio al cliente.
Si tratta di una cifra piccola che serve a coprire, appunto, spese piccole. Non è possibile richiedere più di un mini prestito per volta. Il cliente può intestarsene uno. Per qualsiasi altra esigenza o richiesta è bene contattare l’assistenza o rivolgersi al consulente dell’ufficio postale. Il cliente non può retrocedere dal contratto ed è tenuto anzi a rispettarne rigorosamente tutte le clausole. Prima della stipula ha diritto a chiedere qualsiasi delucidazione ed eventualmente avanzare una richiesta specifica. Il prestito – non finalizzato – è personale e deve essere accreditato necessariamente su una prepagata intestata al richiedente. La Posta non si assume responsabilità alcuna su eventuali usi illeciti del prestito.
Cosa succede in caso di decesso del cliente?
Il decesso del cliente è un evento che rientra nello spettro delle possibilità mentre è ancora in corso il contratto, prima che egli abbia estinto il debito con Poste Italiane. La responsabilità dell’insoluto, in questi casi passa egli eredi che accettano l’eredità. Invece non viene ad accollarsi su eventuali eredi che decidono di farvi rinuncia. Chi beneficia infatti dell’eredità, secondo quanto stabilito dal Codice Civile, deve farsi inevitabilmente carico anche dei debiti del defunto. Gli eredi hanno un tempo massimo di 6 mesi prima di decidere se accettare o rifiutare l’eredità. In caso di rinuncia, le Poste non potranno in alcun modo pretendere il saldo del prestito dagli eredi.
Si possono prevenire situazioni come questa? Assolutamente si. La strada più comune è quella della stipulazione di una assicurazione sulla vita. Questo discorso si può fare sia che si tratti di un prestito postale (qualsiasi) sia un prestito bancario. L’assicurazione sulla vita tutela gli eredi del cliente in caso di decesso prima dell’estinzione del debito nei confronti delle Poste. La soluzione è opzionale ma consigliata.
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