Indice dei contenuti
- 1 Prestiti postali a protestati: cosa succede se sono iscritto al Crif
- 2 Come verificare se si è protestati
- 3 Cessione del quinto con Poste Italiane
- 4 Il prestito BancoPosta Consolidamento
- 5 Come richiedere il prestito BancoPosta Consolidamento
- 6 Le possibilità per i lavoratori autonomi
- 7 Prestito personale BancoPosta
- 8 Mini Prestito BancoPosta
- 9 Come cancellarsi dal Crif
Prestiti postali a protestati e cattivi pagatori: ecco le soluzioni che fanno per voi!
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In seguito a controlli di verifica circa la vostra posizione finanziaria siete risultati alla Centrale Rischi cattivi pagatori, ma necessitate comunque di una liquidità per far fronte a un qualsiasi evento di natura non prevedibile?
Non temete! Esistono soluzioni alternative anche per tutti quei soggetti che vengono considerati cattivi pagatori o che sono protestati dagli enti di credito finanziario.
Prestiti postali a protestati: cosa succede se sono iscritto al Crif
Se la vostra posizione finanziaria risulta in qualche modo compromessa, il rischio è quello di finire iscritti nelle lunghissime liste del registro per protestati o nell’archivio Crif.
In questi registri sono riportate le principali informazioni finanziarie del soggetto e viene messa in evidenza la sua posizione in essere, l’eventuale esistenza di ipoteche o garanzie sul debito. Inoltre sono segnalate tutte quelle rate di finanziamenti o prestiti non saldate.
Il primo passo da compiere in caso di segnalazione da parte della Centrale Rischi è proprio quello di consultare il fascicolo finanziario, al fine di chiarire la propria posizione.
Come verificare se si è protestati
Per verificare la vostra posizione rispetto al Registro dei Protestati, vi basterà consultare il registro protesti, sia online sia presso la Camera di Commercio e richiedere una Visura Potesti.
Si tratta infatti in questo caso di un documento pubblico, nel quale vengono riportati i dati di tutti quei soggetti protestati a causa di mancati pagamenti di titoli di credito registrati negli ultimi 5 anni.
Tuttavia, anche in caso di iscrizione nel Registro Protestati, potete comunque avanzare una richiesta di prestito. Poste Italiane, infatti, ha messo a punto delle proposte anche per protestati e cattivi pagatori.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Cessione del quinto con Poste Italiane
I prestiti postali a protestati sono comunque una possibilità concreta messa a disposizione da parte dell’ente Poste Italiane per tutti quei soggetti risultati cattivi pagatori.
Analizziamo più da vicino le offerte di cessione del quinto.
In particolare parliamo dell’opportunità di rimborsare il prestito ricevuto dall’ente finanziario tramite una trattenuta diretta della rata mensile direttamene dallo stipendio o dall’assegno previdenziale percepito.
L’importo massino non deve comunque superare il quinto della retribuzione mensile e viene corrisposta direttamente dal datore di lavoro o dall’ente previdenziale, senza necessità di intervento da parte del beneficiario del prestito finanziario.
- Pensionati
- Dipendenti Pubblici
Il prestito BancoPosta Consolidamento
Come richiedere il prestito BancoPosta Consolidamento
Se siete stati protestati e volete richiedere il Prestito BancoPosta Consolidamento, vi basterà recarvi presso l’ufficio postale più vicino ed esibire la seguente documentazione:
- documento di identità in corso di validità
- tessera sanitaria in corso di validità
- documento attestante il reddito
Ulteriore documentazione potrebbe essere richiesta in maniera aggiuntiva a sostegno o completamento della pratica inoltrata.
Le possibilità per i lavoratori autonomi
Vediamo adesso cosa succede nel caso in cui sia un lavoratore autonomo protestato a richiedere un prestito postale.
Normalmente sarebbe sufficiente produrre una dichiarazione di reddito per accedere al finanziamento, ma nel caso di lavoratori autonomi protestati il discorso è leggermente diverso.
Se siete stati segnalati in qualche banca dati consultabile dagli enti finanziari per aver mancato una o più rate del vostro prestito, questo potrebbe impedirvi l’accesso a una qualsiasi altra forma di finanziamento.
Ma anche in questo caso Poste Italiane potrebbe essere la soluzione che fa per voi.
Vi occorrerà semplicemente introdurre nel contratto la figura di un garante a sostegno del prestito, che si impegni a garantire il rimborso del finanziamento nel caso in cui il titolare del prestito si trovi in situazioni di difficoltà e non può onorare l’impegno preso.
Prestito personale BancoPosta
Un’altra possibilità che avete a disposizione in caso di richiesta prestito postale a soggetti protestati o risultati cattivi pagatori può essere rappresentata dal prestito BancoPosta o il prestito BancoPosta Flessibile.
Il primo prevede un piano di ammortamento che va da un minimo di 24 rate mensili a un massimo di 84 per un prestito a partire dai 3.000 euro.
Il secondo invece è riservato ai correntisti postali e prevede un rimborso estendibile fino a 108 rate mensili, oltre ad opzioni flessibili come la possibilità di saltare il pagamento di una rata o di modificarne l’importo da versare.
Mini Prestito BancoPosta
Nel caso di prestiti postali a protestati è utile considerare anche l’ipotesi di richiedere un Mini Prestito BancoPosta.
Questa formula è riservata ai possessori di PostePay Evolution e permette di ottenere fino a un massimo di 3.000 euro rimborsabili in 22 rate mensili.
Gli importi erogati sono suddivisi in 3 fasce:
- fino a 1.000 euro
- da 1.000 a 2.000 euro
- da 2.000 a 3.000 euro
Questo prestito inoltre può essere richiesto da:
- tutti i titolari di PostePay Evolution
- soggetti di età compresa tra i 18 e i 76 anni
- residenti in Italia
- chiunque abbia una fonte di reddito da lavoro o pensione realmente dimostrabile
Come cancellarsi dal Crif
Se avete intenzione di richiedere un prestito postale ma siete stati inseriti nel registro protestati, vi consigliamo in prima battuta di provvedere a risanare la vostra posizione debitoria.
Richiedere la cancellazione dei propri dati dai registri Crif è infatti possibile, ma esistono delle tempistiche specifiche.
Le informazioni vengono infatti conservate per un tempo limitato, al termine del quale la cancellazione dal registro avviene in automatico.
I tempi di cancellazione variano a seconda dell’entità dei casi:
- 1 o 2 rate pagate oltre i termini previsti : la cancellazione dal registro CRIF avviene dopo 12 mesi a partire dalla regolarizzazione della situazione debitoria
- 3 o più rate pagate in ritardo: i tempi di cancellazione raddoppiano a 24 mesi, sempre a partire dalla regolarizzazione dei pagamenti
- a fronte di inadempimenti molto gravi, i dati restano conservati nella banca dati CRIF per 36 mesi
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